giovedì, dicembre 18, 2014

Pali e frasche

Fare fumetti è una cosa abbastanza lunga. Mi capita, quindi, di dover mettere in mezzo alla lenta lavorazione di un nuovo libro anche un po' di illustrazioni per la narrativa. È una vera fortuna, non solo dal punto di vista economico (non morire di fame mentre si termina un libro a fumetti aumenta le probabilità di finirlo), ma anche da quello creativo.
Quando – come adesso – nel pelago dello storyboard, sono alle prese con il montaggio e lo smontaggio delle parti della storia, avere delle occasioni in cui possa disegnare con la testa un po' più sgombra, è una vera benedizione. Un lavaggio di occhi e mano che mi fa benissimo.
Quando poi il tutto si concretizza con un storia di un esserino minuscolo che abita in una noce, c'è caso pure che il divertimento sia tale da far attendere ancora un pochino il mio storyboard. (Nota per il mio editore: Poco, eh.)


2 commenti:

alberto bertow marabello ha detto...

disegnare è un dono di non so quale dio,
non solo per chi ti legge, ma anche per se stessi

ciao e complimenti

Vivì ha detto...

Avrei voluto avere lo stesso dono che hai tu per disegnare personalmente personaggi e luoghi che racconto nelle mie favole e fiabe fantasy. Mi sarebbe piaciuto immensamente ma si sa che non si può avere tutto dalla vita. Comunque t'invidio e ammiro il tuo stile. Buona giornata.

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