venerdì, dicembre 29, 2006

Febbre

Natale di febbre questo.
Io e il mio amico streptococco ci stiamo facendo buona compagnia da un po di giorni, io lo nutro a pasticconi di antibiotico, lui contraccambia con un piacevolissimo mal di testa formato elmetto di cemento armato...
Improvvisamente tutto si ferma. E il tremore della febbre si confonde con quello per la paura delle scadenze incombenti...



Qui sopra: una commissione natalizia per due cari amici che sono stato ben lieto di onorare nonostante tutto!

venerdì, dicembre 22, 2006

Io non so disegnare

Si, ecco, voi penserete che sia una frasuccia "pelosa" per catalizzare complimenti. Ma è esattamente ciò che penso di me. Senza false modestie.
Disegnare è una cosa che mi è aliena, faticosa e, credo, fisicamente dannosa.
E' ciò che mi rimbalza in mente ogni volta che mi metto di fronte a un foglio bianco. E' quello che mi ripeto durante le faticose ore in cui, malgrado ciò, la pagina si riempie di segni.
Ma è proprio questa fatica che mi riconcilia con il mio non saper disegnare. Vedere come si riesca in qualche modo ad addomesticare una mano "selvatica" masticando ore, imprecazioni e sudore. Con il fumetto tutto ciò raggiunge il culmine (sia in termine di fatica che di insoddisfazione). Con l'illustrazione in qualche modo comincio ad avere qualche "meccanismo" che mi viene naturale, ma con il fumetto no. E' pura fatica dall'inizio alla fine, uno sforzo immane, che sta tra il trasloco e il parto. E' un eterno ricominciare da zero.
Eppure tra tutte le imprecazioni mai una volta mi è venuto da dire: «Ma chi me lo fa fare!»

Come promesso ecco qualche matita della storia di Elia. Consideratelo un mio augurio di Buon Natale.

venerdì, dicembre 01, 2006

Mi comprometto

Orbene, è tempo di compromettermi, faccio l'annuncio:
Il contratto con l'editore Paquet è firmato, l'editor mi ha contattato e ha stabilito l'uscita del libro per maggio. Ora - come si suol dire - sono ... miei.
Come diceva il buon Vinicio Capossela: "State attenti ad esprimere desideri, c'è caso che si avverino". Scrivo questo post nella speranza che il fatto di non poter più nascondermi mi sproni e mi tolga dalla testa (e dalle mani) tutti quei dèmoni del dubbio che già stanno cominciando il loro sabba.
Comunque, il viaggio è iniziato, nei prossimi giorni posterò qualche matita.
Qui sotto - come porta fortuna- la cover del dossier che inviai all'editore.

lunedì, novembre 20, 2006

Planaval

Finalmente è venuto a trovarmi Planaval, coniglio dal multiforme ingegno. Era da tempo che lo stavo inseguendo. Con tutti i mezzi. Acquarello, carboncino, matite, pastelli a olio... poi ho capito che aveva bisogno dell'acrilico.
Ora è qui e io sono abbastanza contento.
Intanto me lo porto a Parigi (al "Salon" di Montreuil), poi si vedrà...

martedì, novembre 14, 2006

A volte ritorna...

Appena concluso un libro ad acquarello, pensando all’imminente Salon di Montreuil, alle proposte da portare, mi è ripresa la febbre acrilica. Non so dire perché ma stamattina ho riposto la scatola degli acquarelli (che chiudendosi ha fatto un sinistro cigolio), e ho cominciato a far posto sul tavolo ai barattoloni Maimeri. Ho preso un bel cartoncino rugoso, ho letto un testo di Silvia che aspettava da tempo di essere “provato” e ho cominciato. Così senza nessun disegno preparatorio.
Ho voluto sperimentare tutte le possibilità di correzione e ripensamento che offre l’acrilico e che –ahimé- l’acquarello non concede minimamente. Stendevo il colore e poi schizzavo qualcosa con il carboncino, poi continuavo con il colore e poi ancora con il carboncino.
Non so ancora se mai farò un libro con gli acrilici ma, comunque sia, devo dire che è una tecnica estremamente rilassante.
A voi il giudizio.

venerdì, novembre 10, 2006

E' bella...




questo lo sanno un po' tutti (basta vederla),
è timida (perciò non metto una foto ma un disegno), è poeta; molto mamma e più ancora donna;
paziente come gli alberi; forte senza gridare;
ha l'allegria di un cane su un prato;
sala la mia vita ogni giorno da sette anni...

e compie gli anni 4 giorni dopo di me.

lunedì, novembre 06, 2006

Lucca 2006

Camminare per Lucca. La faccia di Nomad. La faccia di Bombo. La mia faccia riconosciuta. Remo Fuiano mi regala Quijote. Luc diventa Luciano. Mastro Pagliaro che annusa mezzo bicchiere di vino tutta la sera. Tre ubriaco. La voce di Gipi che dice "sei bravo". Igort è simpatico. Kiakkio che sorride. Seduto al bar con Niccolò. Toffolo sembra un felino. Corona mangia liquirizia come me. Camminare per Lucca di notte. Lucca Games è dell'altra parte. I cosplaier pure. Felicità. Il risotto con i funghi. Lo smalto nero di Ausonia. Bardamu di sfuggita. Sono polemico su Vinicio Capossela. Ho scordato la macchina fotografica. Il braccialetto rosso. Poi blu. Belle mezzore con Bruno. Smoky man. Chiacchiere con Camilla. Mirco che mi offre da bere (grazie). Alla mostra di Gipi con Nomad. Mancano le parole. Traffico. Fame. La pipì tenuta. Sardelli che disegna un orso. Luc che mi da un passaggio (grazie). L'albergo in cima a un monte. Nanni che mi fa una dedica e poi mi riconosce. Piazza dell'anfiteatro. La speranza che Gipi mi venga a trovare al lago. Macchina. Sonno. Casello. Casa. Finita.

PS. Oggi faccio 37. A fianco, il regalo che ho ricevuto.

lunedì, ottobre 23, 2006

in Cinquecento

Settimana scorsa ho trasgredito e mi sono preso un pomeriggio di libertà. Non me lo potevo permettere, ma a Firenze stava chiudendo la mostra di Roberto Innocenti e non ho resistito.

Mi riesce difficile descrivere anche solo le sensazioni provate guardando quegli acquarelli, sono letteralmente sprofondato dentro quelle tavole.
Dopo qualche minuto mi sono accorto che le stavo misurando centimetro per centimetro con il naso letteralmente appiccicato al vetro e gli occhiali in mano. Il tutto sotto lo sguardo attonito di una signora in uniforme che mi ha detto «Ora le accendo le altre luci, sa... mandano molto caldo e ogni tanto le spengiamo...»

Io ho fatto un cenno di ringraziamento senza neanche staccare il viso dal vetro, sembravo di fronte a quelle stampe computerizzate in cui puoi "entrare" tenendo fisso lo sguardo...

Un'ora dopo sono uscito con la testa che mi girava ( e non per lo sforzo della visione senza occhiali) e un po' di angoscia nel petto. Dovevo rientrare per terminare un libro ad acquarelli.
Ad acquarelli! Mi sentivo come uno che è appena andato a vedere un gran premio di formula 1 e sta tornando a casa in Cinquecento.

Poi, fortunanatmente, come dopo certi parti complicati, ho dimenticato un po' tutto e ha prevalso la felicità del disegnare...


giovedì, ottobre 12, 2006

Apnea

Sono in apnea.
Ieri nuovo record: 9 (nove) illustrazioni.
Sì ma in toni di grigio mica a colori...
Qui sotto, fritto misto degli ultimi due giorni









giovedì, ottobre 05, 2006

Le cose da fare

Le cose da fare sono molte. Comincia il periodo più convulso dell'anno per chi, come me, lavora anche per la scolastica. Comicia il conto alla rovescia con le scadenze, le pagine si contano a centinaia, il telefono squilla di continuo, gli editor si informano sul tuo stato di salute ogni quarto d'ora...
Le mie giornate sono scaglionate a blocchi di ore rigidissimi (i blocchi sì, io un pò meno), tre quattro ore per le illustrazioni ad acquarello (devo finire un paio di piccoli libri ad argomento religioso per un piccolo editore trapanese ed uno per la Giunti su testi di mia moglie), altre tre per portare avanti le matite della storia di Elia Sabaz (vedi qui per info), e le ultime (ultime!?) quattro per la scolastica. Disegni e grafica.
A volte trasgredisco e ci infilo qualche quarto d'ora di bozzetti e schizzi per progetti che -non si sa come- si affacciano nel mio stressatissimo cervellino...

Nonostante tutto mi diverto. Mi diverto a fare i miei acquarelli. Mi diverto a squadrare la tavola. Mi diverto a guardare la ragnatela regolare delle vignette vuote e a immaginarmi come saprò popolarla di personaggi, ambienti, una storia. Mi diverto a inchiostrare rapidamente i personaggini che abiteranno un libro scolastico.

martedì, settembre 26, 2006

La Banda Marziana

Finalmente sembra aver trovato la sua collocazione un progetto di serie di piccoli racconti (8-11 anni) che Silvia ed io avevamo pensato un anno e mezzo fa.
Si tratta de "la Banda Marziana", storia di una banda di ragazzine all'ingresso nell'adolescenza; un'apologia del tempo libero in quest'epoca in cui i nostri figli sono praticamente schiacciati da un'iper programmazione del loro tempo. Uscirà per un piccolo editore ma ci lavoreremo in grande libertà e questa è una bella cosa.
Ecco lo studio per la copertina del primo volumetto.




giovedì, settembre 21, 2006

Il suo nome è Elmer

...fa il libraio antiquario e ha un bruttissimo carattere. Per ora non so dirvi di più di lui.
Spero di potervene parlare molto presto, dipenderà da molte cose.
Intanto vorrei che fosse lui a raccontare qualcosa di se a voi...

giovedì, settembre 14, 2006

Cosa fatta copertina ha!

Quando ho finito un libro mi prende sempre una sensazione di spensieratezza e di benessere che mi ricorda tanto quella che provavo gli ultimi giorni di scuola. Una stanchezza buona, sazia di cose e già piena della promessa del riposo.
A differenza dei giorni della scuola però sento di aver passato questo tempo con grande divertimento e ho quasi subito il desiderio di ricominciare.

Il libro si chiamerà "La mia Super Mamma", uscirà per Natale insieme ad un altro che si chiama "Il mio Super Papà" e che ho disegnato due anni fa. Piaceva a molti editori ma - chissà perché - nessuno lo pubblicava. Poi, in fiera, mentre parlavo con un editor della San Paolo per altri progetti in cantiere, un responsabile della stessa casa editrice ha visto il menabò del libretto sporgere dalla mia cartella, ha chiesto di darci un'occhiata, ha riso, si è informato sull'editore che lo pubblicava. Ho risposto di non avere ancora un editore, così mi ha bloccato al grido di "Opzionato!" e mi ha chiesto subito di farne un secondo sulla mamma.
Questa è la sua copertina.

martedì, settembre 12, 2006

Premiazione!

In una maniera che io non sospettavo neppure, si è svolta la premiazione del millesimo visitatore di questo blog. Maurizio (Bomboblog) ha messo nella sua vetrina il disegnetto che io gli ho inviato in quanto "vincitore" di questa tenzone. Lo ringrazio e vi invito ad andare sul suo ricco blog a vedere tutti i suoi bei disegni, perchè il leprotto che gli ho regalato lo posto anche io qui sotto. (L'ho scansionato in preda ad una crisi da abbandono di orginali...)
Maurizio, ha invitato i suoi visitatori a trovare un nome per il leprotto e, visto che si tratta di uno studio per un lavoro prossimo venturo, la cosa mi stuzzica e mi torna utile. Volete cimentarvi anche voi?


martedì, settembre 05, 2006

Notte

Non so fare le scene notturne. O meglio, non riesco mai a farle come vorrei. Mi sembrano sempre o troppo buie o troppo luminose.
Ma sono una testa dura e ogni volta faccio in modo che nel libro che sto illustrando ci sia almeno una scena notturna. Prima o poi ce la farò - mi dico.
Stavolta ho esagerato: scena notturna con luce di frigo e rampa di scale illuminata.
Ho duellato per una giornata intera, infrangendo ogni regola possibile dell’acquarello (se mai io ne abbia rispettata alcuna). Volevo una notte vera senza dover ricorrere ai ritocchi di Photoshop. Forse c’è l’ho fatta. Sono stremato. Mi fermo e la posto.

Poi magari domani prendo e la ritocco tutta...

venerdì, settembre 01, 2006

Ritorno all'ovile...

Va bene, la sbornia acrilica per il momento è passata, contratti firmati e scadenze in rapido avvicinamento mi hanno fatto tornare improvvisamente sobrio.
Ricomincio con i miei amati acquarelli ma sento che la “cura acrilica” ha influenzato inevitabilmente anche il mio modo di colorare ad acquarelli

Bombo mi diceva di fare un tutorial sugli acrilici, ancora non me la sento, sono troppo novellino, ma se vi va eccone uno sul mio ritorno all’acquarello con una procedura nuova di zecca ideata, appunto, tenendo a mente alcune cose del lavoro ad acrilici. Ho fotografato le varie fasi con la mia digitale, le immagini non sono un gran che, spero siano leggibili.



Per iniziare faccio il solito bozzetto veloce a matita colorata definito poi a matita nera grassa sullo stesso foglio.





Poi passo il disegno su carta da acquarello fabriano artistico (su tavolo luminoso) con tratto finissmo azzurrino e ombreggio la scena con grigi e terre (sui visi) fino ad ottenere un giusta tridimensionalità (è la parte più lunga).




Coloro velocemente con tinte molto diluite (mi aiuto anche con ecoline) preparate su recipienti e forme per cubetti di ghiaccio (usate a mo’ di tavolozza), cercando di tenerle ben piatte e sature avendo già dato tutte le sfumature che dovrà avere il disegno, che infatti riemergono fondendosi con il colore. Essendo illustrazioni abbastanza piccole (20x30) uso dei pennelli medi.

Mi sarebbe piaciuto definire le figure con un tratto più fine ma, per ragioni di continuità con un libro della serie fatto in precedenza che aveva il tratto nero forte, rifinisco tutto con la brush pen spezzando molto il tratto.





Ed ecco altre due immagini dello stesso libro. In quella del bagno ho cercato di fare un omaggio agli impareggiabili leggendari, solidi spruzzi d’acqua di Calvin & Hobbes di Bill Watterson.

venerdì, agosto 25, 2006

... adesso siamo in due a ballare...

Seconda prova ad acrilico per la nuova storia scritta da Silvia.
Nei prossimi giorni qualche foglio di storyboard, poi devo tornare saggio e farmi passare l'ubriacatura acrilica per un po'.
Nuove scadenze si avvicinano a grandi passi, e mi sembra di sentire un borbottìo provenire dalla scatola degli acquarelli che dice qualcosa tipo "ah! te l'avevo detto!"


lunedì, agosto 21, 2006

E se prima ero in uno a ballare...

Va bene, è ufficiale: il delirio acrilico ha preso anche mia moglie.
Con un bel calendario di scadenze che sventola sopra il computer e già emette suoni sinistri di ritardi e nottate in bianco, Silvia mi propone un piccolo, poetico testo, appena scritto, intitolato “Le scarpe della mamma”. Pensieri di una bambina sulle varie calzature della madre, e su quanto raccontino di lei e della sua vita…
Non faccio in tempo a finirlo di leggere che lei di dice: - Fammi subito due pagine di prova, con l’acrilico eh?-
Io trasecolo, ma prima che torni in se mi metto al tavolo scansando la scatola degli acquarelli che mi guarda sempre più in cagnesco…



sabato, agosto 12, 2006

Frenesia acrilica

Va bene, lo ammetto, sono in piena frenesia acrilica.
Sono tornato dalla settimana Maceratese con un sacco di grilli per la testa.
Ho voglia di sperimentare l’acrilico, vedere se riesco a cavarne fuori qualcosa di divertente per me e per gli altri.
La scatola degli acquarelli mi guarda di traverso come un’amante tradita. Questi giorni, completando il libro di Natale della Monti, mi sono sempre riservato uno scampolo di pomeriggio per rifare con gli acrilici qualche vecchia illustrazione ad acquarello.
Di nascosto da Silvia, mia moglie.
Le trasmetto sempre tutte le frustrazioni che provo ogni volta che comincio a esplorare qualche nuovo sentiero. Questa volevo risparmiargliela.

Ieri lei mi dice: Perché per il compleanno di Sebastiano (un nostro amico n.d.r.) non gli fai un bel disegno ad acrilici?

Non riesco a nascondere nulla a Silvia.
Per fortuna.

lunedì, agosto 07, 2006

Devo essere pazzo

Devo proprio essere pazzo per piantare lì una scadenza capestro e andarmene una settimana a Macerata per fare un corso con Anna Laura Cantone (NOTA: per chi non la conoscesse, subito in rete – e in libreria – a cercare qualcosa, è un'artista incredibile!).
Devo proprio essere pazzo per fare una vacanza dove si disegna otto ore al giorno per riposarmi da un periodo in cui disegno 10 ore al giorno.
Devo decisamente essere pazzo per andare a imparare la tecnica dell'acrilico dopo anni passati a spaccarmi la testa su come apprendere (da solo) quella dell'acquerello.
Devo assolutamente essere pazzo, perché mi sono divertito un sacco!

venerdì, luglio 28, 2006

Resistere, resistere,resistere...

Procedo, malgrado il caldo infernale. Lo scanner nuovo funziona bene. Allego una sequenza in cui il protagonista del libro rappresenta bene il mio stato attuale...

sabato, luglio 22, 2006

Aiuto!

Devo fare 22 illustrazioni in 15 giorni. In una settimana ne ho fatte 9.
La matematica mi condanna ma non mi scoraggio.
Sono ancora troppo lento ma i tre (quattro)passaggi che faccio in ogni disegno sono quelli e più di tanto non riesco a sveltire...
Prima schizzo le masse rapidamente con una matita cyan, poi definisco meglio i particolari con una matita 2b nera...
Al tavolo luminoso trasferisco il disegno sulla carta da acquarello e poi ripasso tutto con un pennino Atome della Conté e china Peat brown della W&N...

Infine, il passaggio più lungo, coloro con acquarelli MaimeriBlu in tubetto e Ecoline con pennelli di martora 6 e 8...


Il tutto non mi prende meno di 6 ore. Quando riesco a fare due illustrazioni complete al giorno arrivo a sera un po' cotto. Ma è questo che mi aspetta per la prossima settimana...

PS. Ci avviciniamo al 1000 esimo visitatore. Chi si accorgesse di essere il numero 1000 si segnali con un commento e, come segno di ringraziamento a tutti i visitatori, gli spedirò un disegno originale (sempre che gli faccia piacere...;)

venerdì, giugno 30, 2006

San Francesco


Ho appena terminato di illustrare un piccolo libriccino su San Francesco. Niente di che però Sono stato felice di dover disegnare un po' di natura umbra e la bella Assisi com'è oggi.
Ho cercato di cogliere la sua luce opaca e medievale. Ve la voglio mostrare.

venerdì, giugno 16, 2006

Buon Natale!


È capitata, al volo, un’altra commissione: illustrare la strenna di Natale per un piccolo editore italiano. Nessun problema particolare, ho tempo fino a fine luglio; comprimerò alcune altre incombenze, approfitterò dello slittamento a fine anno di un altro progetto. Ce la farò.
C’è solo un piccolo particolare, la scheda promozionale del libro deve andare al distributore in due giorni e deve riportare la copertina definitiva.
Un paio di matite di prova, aggiustamenti via mail con l’editor, svariate ore di acquarello, due pranzi saltati e sembra che ce l’abbia fatta!

Visto che da oggi è in promozione credo di non svelare nulla anticipandola per voi…

martedì, giugno 06, 2006

Dubbi


Questa è la prima tavola di un progetto che vorrebbe far vivere a fumetti il somarello creato per i libri illustrati della PelangiBook. Provenendo da un lavoro di illustrazione ero assolutamente convinto di disegnare delle ricche tavole ad acquarello per mantenere lo spirito originario del personaggio.

Arrivato a metà della prima tavola le mie certezze stavano già vacillando, arrivato in fondo ero ormai convinto che quello non fosse assolutamente il modo giusto per disegnare questo fumetto.
Tutto mi sembrava troppo statico ( e faticoso!!). Quindi sono ripartito con tratto nero (pennellino di martora + china W&N) e photoshop, ma i dubbi non si sono dissipati.
A giorni alterni preferisco l’una o l’altra versione, tanto che non riesco neanche a completare la seconda versione (anche per via delle scadenze accumulate con l’illustrazione che mi gridano di smettere di trastullarmi con il fumetto…).
Se vi va, postatemi le vostre preferenze, ne farò tesoro.

martedì, maggio 30, 2006

Piccole felicità

Era da un sacco di tempo che ero in cerca della "brush pen" della Pentel. L'avevo vista nel famoso negozietto di articoli per disegnatori di Angouleme e, trovandola un po' cara, non mi ero deciso a prenderla. Ho passato gli ultimi mesi a rimpiangere questo mio attacco di taccagneria. Qui da me non esiste un negozio che l'abbia sentita almeno nominare, ho cercato anche a Bologna e Roma ma senza esito. Finchè, con abile corteggiamento tramite e-mail, non ho convinto la responsabile del marketing della Pentel Italia che - sebbene non fosse nella politica della casa - ci avrebbero fatto una gran bella figura a vendermene alcune direttamente a me. Senza passare da negozi che, nel migliore dei casi, «possiamo forse ordinare l'articolo nella prossima spedizione dell'autunno o quella dopo, dipende se ne ordina un certo quantitativo sennò non ci conviene che quelle che non prende lei ci restano sicuramente sul groppone che questa qui non la vuole mica nessuno che una volta ce l'hanno mandata per sbaglio ma gliel'abbiamo rimandata che non si vende mica».
Sabato mi è arrivato il pacchettino via corriere e io mi sono sentito felice come un bambino. Felice come Giovanni che, assorto e concentrato, è riuscito ad infilarsi i sandali da solo. Mentre io cercavo di fermare questa piccola felicità sul mio quadernetto di schizzi.
Con la brushpen, ovviamente.
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