Questo è un inizio.
Ci sono ancora molte cose da decidere tra cui la colorazione.
Se mi dite la vostra mi date una mano.
** a g g i o r n a m e n t o **
Anche sulla scia dei vostri commenti, ho proseguito la ricerca sulle matite, forzando un po' la mano. Questa è l'ultima vignetta rifatta solo con carboncino e gomma da cancellare.
Poi ho provato dei colori un po' più sparati anche se sempre piatti.
Aspetto nuovi pareri.
11 commenti:
partiamo dal segno. vedo che la matita ha un segno un pochino "sporco", e questo mi piace e ti dirò, che a me piace molto con il seppiato. l'unica sbavatura che vedo è nella prima vignetta della sequenza di mezzo, nel senso che non mi piace l'effetto "gradiente" della sfumatura. troppo tecno/metallica, che mal si addice all'atmosfera. anche sui toni di colore cercherei un po' di tenerli "sporcati". la tavola a colori non è male, con questi colori abbastanza "mosci", che danno molto atmosfera. ma tra le due preferisco la versione seppia ... poi si può discutere all'infinito, come sai, tutto è soggettivo. però vedo con piacere che non stai per niente fermo !!! ;^)) ps: ti telefono a breve.
sono daccordo con luc per il "gradiente", troppo tecno.
Mi piace di più la versione colorata.
Luc,
puntuale come sempre. Grazie.
Credo anche io che quel gradiente vada modificato. Forse devo lavorare meglio "sotto", con la matita.
Attendo di sentirti con piacere.
Karuso
grazie, anche se adesso siete uno pari e io son daccapo...
non so se ti aiuta ma come ti dicevo io preferisco il seppia. mi da mooooolta + atmosfera.
baci,
carla
Il mio modestissimo parere:
la matita sporca piace anche a me, ma forse la colorazione è un po' troppo a tinte piatte rispetto a quella matita così "ruspante" e il contrasto non è il massimo. Il problema del gradiente di fondo nella seconda vignetta deriva, credo, dal fatto che lì il contrasto è molto più evidente, dato che non c'è sporcatura della matita a "difesa" della colorazione piatta... Non risolverei la cosa semplicemente "sporcando" il fondo con la matita, ma cercando un equilibrio migliore tra il colore digitale e il segno "sporco" fatto a mano.
Detto questo, la soluzione seppia a prima vista funziona meglio dell'altra, ma prendere la tavola colorata e virarla tout court con le tonalità di photoshop credo sia un po' sbrigativo: diventa tutto un po' piatto, e queste belle matite non lo meritano. Ok per una prova, ovviamente, ma se la scelta è del seppia, cercherei qualche variazione di tono nei definitivi. Per questo motivo, la versione colorata mi piace di più, anche se mi sembra eccessivo lo "stacco" tra la colorazione del protagonista e il resto della tavola, un po' monotona (tranne per i fiori nel vaso... che così acquisiscono una rilevanza che forse non hanno?). Sulla resa di atmosfera mi astengo, perché non conoscendo la storia non posso dire quale mi sembri più inerente...
Tutto questo accompagnato da un dovutissimo "secondo me". :-)
Andrea
Ciao Carla, grazie del tuo parere ne parliamo in una delle nostre telefonate.
Andrea. Benvenuto (mi sembra che sia la prima volta, o sbaglio?), grazie dell'attento esame che mi trova d'accordo su quasi tutto. L'unica cosa è che la "monotonia" del colore è un effetto che vorrei ricercare anche se optassi per i colori. Serve al clima della storia. Se mai devo lavorare meglio con la matita per evitare l'appiattimento (quello sì che non voglio proprio!).
grazie ancora.
Sono d'accordo con la massa, meglio i toni seppia: danno più atmosfera e eleganza alla tavola! Magari li farei un pelo più virati sul caldo (o almeno tiepido), ma proprio un pelo: hai provato a smantettare con il bilanciamento colore in photoshop?
Comunque mi piace!
Ciao!
Davide
PS: nel caso ti stessi chiedendo "ma questo chi diavolo è?"... eravamo in appartamento assieme a Angouleme l'anno scorso e a un'altra fiera t'ho pure scambiato con uno che aveva fatto un corso di fumetto con me a Trieste (scusa)!
Ciao Davide e grazie anche a te per il prezioso parere.
Ho fatto un giro sul tuo blog e quello che ho visto mi è piaciuto veramente molto. in bocca al lupo per il libro in uscita!
Eravamo insieme da Mme. Lamant? Cavolo la mia arteriosclerosi... dammi qualche indizio che al momento ho un banco di nebbia nel cervello (e qualche gabbiano che grida).
Oui, chez Mme Lamant!!!
eravamo io e Andrea Laprovitera, per rinfrescarti la memoria dai un'occhiata alla foto nel mio post (°l°) -[ dalla Fiera del Libro ]: siamo proprio noi due (io sono quello seduto)!
Decisamente bella la tavola a carboncino. Credo che questo materiale abbia in se la forza e una quantità di toni per dire qualsiasi cosa...senza aggiungere colore.
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